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Il conflitto tra affermazione di sè e rispetto dei sentimenti dell'altro

LA RICERCA PSICOANALITICA

D'ORAZIO LELLI
FORMAZIONE E RICERCA PSICOANALITICA
SCUOLA DI PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
DELLA COPPIA E DELLA FAMIGLIA
Via Poggi 1 Milano
Corso Saffi 1 b Genova

IL CONFLITTO TRA AFFERMAZIONE DI SE' E RISPETTO DEI SENTIMENTI DELL' ALTRO
ALL'INTERNO DI UNA RELAZIONE AFFETTIVA SIGNIFICATIVA.
Giovanni D'Orazio Elisabetta Lelli
E' una storia come tante altre simili e riguarda il rapporto tra due persone: una madre anziana e sola ed un figlio di mezza età lontano e alla ricerca di se stesso. Fin dall'infanzia il figlio si è assunto il ruolo di sostegno emotivo alla madre sola e triste. Ultimamente il figlio sta cercando una sua strada e per questo è costretto a vivere in un'altra città ed a privilegiare le proprie scelte di vita che lo allontanano sempre più dall'antico ruolo di partner della madre. La separazione tra i due presenta forti aspetti di dolore che entrambi affrontano tra interminabili discussioni e mutismi conseguenti. Il figlio cerca in tutti i modi di parlare alla madre dei propri problemi per attuare un tentativo di coinvolgimento e una richiesta di sostegno, ma da lei registra invece un costante disinteresse ed un continuo parlare di se stessa per ricreare quella totale attenzione da parte del figlio che ora privilegia se stesso come centro di interesse. Il figlio lentamente nelle sue tristi riflessioni si rende conto che e' vano il suo insistere "mamma almeno una volta pensa a me e non a te stessa" oppure "mamma dammi quell'attenzione affettiva di cui mi hai sempre privato in tutti i nostri anni passati insieme". Il figlio in alcuni momenti sente che la madre è volutamente assente verso i suoi sforzi di affermazione che ha intrapreso privilegiando il proprio lavoro e la propria vita. Questo gli genera rabbia e un atroce risentimento. Poi lentamente si accorge che da parte della madre, quel non volersi occupare di lui, quel mettersi prepotentemente al centro, ecco tutto questo atteggiamento non è una scelta per la madre, ma una terribile necessità: la madre, nel suo modo di fare, coltiva il desiderio che il figlio ritornerà. Cioè quel figlio necessario al suo equilibrio emotivo interno, quel figlio ormai perso, ecco quel figlio un giorno ritornerà accanto a lei. Il figlio, comprendendo ciò, accetta di rinunciare al dire: "mamma sono cambiato, non sono quello di prima". Rinuncia, nella relazione con la madre, al suo legittimo sentimento di auto-affermazione per rispettare il precario equilibrio emotivo della madre, per aiutarla ad illudersi che quel figlio perso ritornerà. Il ritorno del figlio perso è il sentimento di desiderio che tiene in piedi questa donna. Quindi il figlio comprende che, nella relazione con la madre, l'affermare il proprio legittimo sentimento di auto-affermazione rischia di far perdere alla mamma quella speranza che la tiene in piedi in un fragile equilibrio interno. Il figlio, in un estremo atto d'amore verso la madre, accetta di mettere da parte il suo bisogno di auto-affermazione verso di lei. Chiaramente il suo amore è a senso unico. Lui ama una madre che non lo ha mai amato come lui ha amato lei. Ecco per noi questo significa il rispetto per il sentimento dell'altro, per quell'equilibrio interno che sorregge l'altro del quale l'altro non può farne a meno. Questo rispetto a volte ci fa fare il sacrificio di rinunciare all'auto-affermazione spesso sostenuta da desideri infantili ti tipo narcisistico. Il rispetto per i sentimenti dell'altro sovente comporta il sacrificio anche di istanze personali più che legittime. Riteniamo che il rispetto per i sentimenti dell'altro si fondi sempre su un sacrificio personale e su una rinuncia personale. Il rispetto è faticoso e non è il risultato di una norma, ma di un sacrificio personale, di una rinuncia a qualcosa di personale. La vita di relazione si fonda sul sacrificio. La nostra società spesso presenta come conquista proprio il desiderio di annullare i sacrifici personali e di incentivare le spinte infantili di tipo narcisistico. Questo impone spesso ai terapeuti un'importante riflessione sul proprio modo o stile di intervento. Mette i terapeuti nella condizione di cercare di aiutare le persone a sopportare il dolore del sacrificio per conquistare il sentimento di rispetto dei sentimenti dell'altro. E' un lavoro arduo, ma necessario, anche se il mondo va dall'altra parte.
Milano, 7 settembre 2023

pubblicato su www.doraziolelliscuolapsicoterapia.org

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